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Magari domani resto di Lorenzo Marone

Magari domani resto è l’ultimo romanzo di Lorenzo Marone, pubblicato da Feltrinelli e uscito a febbraio 2017.

La storia raccontata è quella di Luce, una donna di Napoli, cresciuta nei Quartieri Napoletani in maniera poco convenzionale rispetto ai suoi coetanei. Luce è un avvocato, anche se non si è ancora occupata di vere e proprie cause. Fino ad allora, almeno: fin quando Arminio Geronimo, avvocato che le ha permesso di lavorare nel suo studio, decide un giorno di assegnarle una causa con la ‘c’ maiuscola. Tale Carmen Bonavita, dice, è inadatta al ruolo di madre, occorre dunque accertarsi delle sue mancanze per permettere al loro nuovo cliente di ottenere l’affidamento del bambino. Quasi costretta a ficcanasare nella vita di questa donna, Luce vi entra non proprio in punta di piedi, imparando a conoscere Carmen e il piccolo Kevin.

Non è necessario attendere molto per capire di che pasta è fatta Luce: non si piega alle regole, ma segue una sua personalissima linea di condotta; spesso appare aggressiva, sicuramente è irruenta, ma è fondamentalmente una donna di cuore e di sostanza, come si suol dire. Si rivela completamente incapace di contenere gli eccessi di rabbia davanti a un’ingiustizia, e di sicuro non ha peli sulla lingua, con chiunque si trovi ad avere una discussione.

Non mi piace chi riesce a mantenere sempre e comunque un certo contegno, chi ama senza dirlo, chi scopa senza abbandonarsi, chi non urla di rabbia e si lascia corrodere all’interno, chi ricambia un abbraccio con una pacca sulla spalla. Bisogna essere adulti quando si ha a che fare con il coraggio, le responsabilità, l’educazione e il lavoro, ma quando si parla di sentimenti, mi sa che è meglio giocare a fare i bambini.

Ciascuno di noi ha una storia particolare alle spalle, e Luce non ne è esente. La sua famiglia sgangherata e le mancanze che hanno popolato la sua infanzia l’hanno forgiata, dandole quella dose di cinismo indispensabile per proteggersi dalle delusioni che il mondo non smette di risparmiarle. La figura di suo padre, seppure così assente, la accompagna in maniera quasi ossessiva ogni giorno. Il rapporto con sua madre è così complicato che a volte per Luce è molto più semplice non pensarci: l’incomunicabilità innalza dei muri altissimi.

Magari domani resto è un romanzo di scoperta, ti accompagna nella vita di questa donna-tornado, tra i suoi sbagli e le sue gaffe, tra figuracce e gag che ti strappano una risata. Ma è molto di più: nelle vicende che la vedranno coinvolta, tra personaggi a dir poco ambigui ed eccentrici, scopri che c’è tanto della tua vita, dei tuoi errori, dei tuoi dubbi.
E così come nella vita di tutti, ci sono persone che sono ancora in grado di sorprenderti. Come il signor Vittorio, dirimpettaio di Luce, sulla sedia a rotelle da molto tempo ma dall’animo ancora saldo. Una trentenne e un uomo anziano, che non hanno nulla in comune, tra cui sboccia un’amicizia? un legame? un rapporto unico. Le pagine dedicate ai loro pranzi assieme e alle loro chiacchierate sono forse tra le più dolci del romanzo, e non nego che mi abbiano strappato anche una lacrima.

Non vi svelerò cosa accadrà a Luce, se imparerà a superare i suoi traumi o si rassegnerà adesso, né quale sarà l’esito della causa della signora Carmen. Sarebbe uno spreco negarvi il piacere di scoprirlo leggendo.
Lorenzo Marone ha riconfermato la sua grandissima umanità come scrittore, perché è così raro imbattersi in libri che siano capaci di raccontare la normalità della gente, senza esagerazioni. Ma d’altronde mi aveva già convinta con La tentazione di essere felici.

Ve lo consiglio con grande entusiasmo, perché è bello riuscire a sorridere e commuoversi.

Giovanna Nappi

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