Non sono mai stata una grande ammiratrice delle fiabe. Il mio lato dark e malinconico però non ha potuto che apprezzare questo stupendo graphic edito Eris edizioni e disegnato dalle abili mani di Žeželj, Cappuccetto Rosso Redux.
Del disegnatore croato Fellini diceva:
“mi affascinano di Danijel Žeželj le sue prospettive, il modo in cui riesce ad esprimere attraverso le sue storie e i suoi personaggi il senso della malinconia, di qualcosa di fatale che incombe. Tutto questo viene rappresentato con infinito talento e uno stile che riesce a mostrare la sua visione cupa del mondo con grande originalità e coerenza.”
Ma l’artista è molto più di questo. Estremo, impattante, unico e poliedrico. Fumettista, graphic designer, animatore, illustratore… i suoi disegni riescono a superare il limite della carta stampata e con il suo ultimo graphic wordless, vanno oltre la semplice rielaborazione di una favola senza tempo come quella di Cappuccetto Rosso.
Le tavole in totale bianco e nero, sono caratterizzate da tratti frenetici, decisi, che donano dinamismo alla narrazione.
Ormai siamo decisamente lontani da ciò che ci veniva raccontato da bambini prima di dormire; i paesaggi sono tetri, selvaggi, quasi venuti fuori da un incubo.
Al centro non c’è più la protagonista ma il lettore, attento spettatore di ciò che accada: che ne sarà del lupo? Si è dalla parte dei carnefici o delle vittime? Il male è percepibile dagli occhi dei tre personaggi raffigurati.
La storia va quasi in secondo piano, l’importante è l’evoluzione che subisce Cappuccetto, costellata da simboli sciamanici ed esoterici, non è più la bambina indifesa che sopporta passivamente il susseguirsi degli eventi, agisce, reagisce in modo moderno, maturo e per nulla scontato.
Se amate le ambientazioni cupe, a tratti soffocanti, cariche di pathos non lasciatevi scappare quest’opera disegnata divinamente.