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Non bisogna dare attenzioni alle bambine che urlano| Eleonora Antonioni, Francesca Ruggiero

Quella di oggi è una storia di bambine non più bambine, alle prese con le problematiche di un’età indefinibile, in cui la crescita è un percorso accidentato, talvolta non riconosciuto dagli adulti.

Sto parlando di Non bisogna dare attenzioni alle bambine che urlano, graphic novel di Eleonora Antonioni e Francesca Ruggiero, edito Eris Edizioni.

Non bisogna dare attenzioni alle bambine che urlanoAnni Novanta. All’interno della stessa scuola, tre ragazze vivono la loro vita l’una indipendentemente dalle altre, ma le loro strade si avvicineranno, com’è giusto che sia, per dar vita ad un libro dai mille pregi.

La prima è la storia di Giulia. Giulia si sente invisibile, ammira da lontano le ragazze “in” della sua classe, in particolare Federica, per la quale sviluppa una sorta di adorazione a distanza. Si sente invisibile, e le sue insicurezze la spingono ad accettare le stramberie degli altri pur di farsi accettare. Ciò che le accade viene segnato con dovizia nel suo diario, testimone silenzioso delle sue giornate.

La seconda è la storia di Anna. La sua amicizia con Marilena, ragazza eccentrica e “strana” a detta degli altri la porta alla scoperta delle prime rivoluzioni giovanili, come fare sega a scuola, fumare una canna, e molto altro. La ricerca di un’identità la porta ad osare laddove non avrebbe pensato, fino a poco prima, di potersi spingere.

La terza è la storia di Clarice. Determinata, sportiva, persegue i suoi obiettivi con una costanza sorprendente per la sua età. Ogni sua mossa è scandita da una canzone, e l’intera sua storia è la riproduzione di una cassetta (certo, una cassetta, siamo pur sempre negli anni Novanta).

Come avrete notato, sono tre ragazze diverse, con desideri diversi, paure diverse, percorsi diversi. Eppure restano accomunate da un filo invisibile, da quell’ingenuità che ancora le contraddistingue che genera una storia pura e genuina.

Questo graphic novel, nella sua semplicità, è efficace e convince. Nelle tavole meravigliose i disegni sono dominati dal rosso, dal blu, dal nero e dal verde. Nessun eccesso, nessun voler strafare. I disegni riproducono gli schizzi di un diario, e rendono ancor più convincente la storia che stiamo leggendo.

E poi… gli anni Novanta! Tra musicassette, Britney Spears, MTV, Sabrina Vita da strega, l’intero volume è ricco di chicche che lo impreziosiscono.

Insomma, è un graphic che vi stra-consiglio! Fatemi sapere se lo avete letto o lo leggerete.

Giovanna Nappi

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