Booktelling è un workshop che approfondisce il percorso naturale di un manoscritto dall’idea alla pubblicazione fino alla diffusione in libreria e sui social. Il workshop si rivolge a chi ha iniziato o terminato un manoscritto e desidera pubblicarlo e promuoverlo.
Parteciperò anche io come insegnante, mi troverete nella terza giornata; ovviamente tratterò il tema dei social media e della loro potenza per la diffusione di un progetto, rappresentando appunto i Bookanieri.
Primo modulo. Sabato 19 Gennaio. Alessandra Minervini (editor e scrittrice)
Nella prima parte della giornata la lezione sarà molto interattiva. I partecipanti potranno inviare un estratto del loro inedito, meglio se l’incipit o, per chi non avesse iniziato a scrivere ma avesse una buona idea da sviluppare, va bene anche la sinossi e/o il concept della storia. Questi estratti non devono superare le 3 cartelle (30×60) ciascuno.
Durante la lezione analizzeremo i lavori inviati confrontandoli con la storia, passata e presente, di alcuni tra i migliori esordi letterari italiani. Perché hanno funzionato? Perché li abbiamo amati? E soprattutto come mai sono stati accolti così bene dagli editori e dai lettori? Alcuni di questi libri saranno analizzati creando un confronto con la prima versione (inedita, a cui ho lavorato) e quella che poi è stata pubblicata in seguito al mio editing. L’obiettivo di questa prima parte è fornire un quadro esaustivo del panorama degli esordi in Italia per consentire a chi vuole pubblicare di orientarsi meno con le stelle e più con i piedi per terra.
Come avviene la selezione degli inediti in Italia. Nella seconda parte della lezione, invece, ragioneremo sul mercato dello scouting letterario italiano. Un percorso ragionato su come sia realmente possibile esordire in Italia. Le questioni a cui daremo una risposta sono le seguenti:
- Case editrici per esordienti
- Concorsi letterari validi
- Agenzie letterarie utili
- Riviste letterarie che danno spazio agli inediti
- Scuole e corsi di scrittura
Secondo modulo. Sabato 9 febbraio. Michela Ventrella (MILA ufficio stampa e giornalista)
Terzo modulo. Sabato 2 marzo. Ilaria Amoruso
- Posizionamento: trovare il proprio spazio sui social
- Piattaforme: decalogo dei social
- Facebook, Instagram, Twitter, Youtube
- Come produrre contenuti: fare post, video ecc
- Come rivolgersi al pubblico (linguaggio)
- Come affiliarsi al pubblico
- Come fare promozione
- Come diffondere i contenuti
- Esercitazione, usare i social, fare una pagina, un post, pubblicizzare un contenuto
Quarto modulo. Sabato 16 marzo. Luca Romano (giornalista digitale)
Cosa è cambiato per la critica dei un testi letterari da quando il cartaceo non è più il supporto di riferimento? In che modo è possibile analizzare un testo al fine di scriverne una recensione? Che ruolo hanno le riviste letterarie nella scrittura di un libro? Lo strumento della critica 2.0 è utile sia per orientare un lettore all’acquisto del prodotto libro, sia per instaurare un dialogo con lo scrittore e con il suo lavoro. Comunicare un libro significa anche comprenderne la struttura, lo stile, il contenuto e le possibilità d’interpretazione. Questi aspetti sono già nell’opera dello scrittore o vengono applicati successivamente dai critici? In ultimo: fare critica online è anche uno strumento per diventare scrittori? Attraverso queste e altre domande si arriverà a comprendere come uno scrittore può utilizzare la critica dei testi letterari per affinare e migliorare il proprio romanzo.
Per info scrivere a: info@alessandraminervini.info
Alessandra Minervini ci racconta del corso :
“Qualche anno fa la Scuola Holden mi ha chiesto di pensare un corso di scrittura che avremmo avviato insieme a Bari, qualcosa che corrispondesse alla mia idea di scrittura. Così è nato “Una storia tutta per sé”. Che considero un percorso più che un corso di scrittura. Un percorso in cui la lettura è protagonista. Si tratta di questo. Se tutti abbiamo una storia da raccontare, tutte (o quasi) le storie che scriviamo ci raccontano.
Che vuol dire raccontare se stessi ed essere felici?
Per prima cosa, durante il corso, ci si fa una foto. E poi la si mette da parte.
Un’altra cosa che faremo, per esempio, è spostare l’ingombro. Cos’è l’ingombro? L’ingombro è quello che ci spinge a scrivere ma contemporaneamente ci allontana dalla scrittura. Non è un nemico. Più un buio. Un buio oltre la siepe della nostra immaginazione. Allora tutti insieme individuiamo questo ingombro. Che poi possono essere anche due, o tre e spingiamo o soffiamo (scrivendo) fino a spostarlo e dargli un senso SOLO narrativo.
Poi si scrive. Liberamente. Magari senza staccare le dita dalla tastiera. Si pesca un ricordo. Si prepara l’esca. L’esca è un colore, un odore, una voce, un sapore o una superficie che puoi conoscere solo chi scrive.
A questo punto, pescato il ricordo iniziamo a mentire. Cioè iniziamo davvero a inventare una storia tutta per sé. Come? Bisogna dire la verità mentendo. E non dimenticare che la vita è noiosa per cui figurati la narrazione della stessa. Una volta scelta la bugia da dire, finiamo di scrivere la nostra storia. La verità verrà da sé.”
Per info scrivere a: info@alessandraminervini.info
STRUTTURA E TEMI DEL CORSO
Il fantastico è una prospettiva d’autore, la visione che plasma la materia narrata. Scrivere storie fantastiche significa essere in grado di muoversi in uno spazio limitato; saper raccontare una storia nel modo più preciso possibile; riuscire ad attrarre il lettore in poche righe. In un racconto fantastico, l’abilità sta nel vedere relazioni là dove non ci sono.
Un racconto è una storia fatta di tempi rapidi e precisi; con un numero limitato di parole e di conseguenti immagini; con pochi personaggi ma indimenticabili.
Imparare a scrivere un racconto breve significa poter allenare la creatività, indirizzare il talento, liberare e poi arginare lafantasticazione per scoprire cosa ci piace scrivere ed essere.
Questo corso è pensato per chi si approccia alla scrittura non con una vera teoria ma con una attenzione al “gesto spontaneo” dell’essere creativi.
Il laboratorio si svolgerà alternando letture, teorie e tecniche narrative con una parte pratica di osservazione e creatività, di scrittura e di invenzione di storie brevi. Sempre in un’atmosfera di confronto collettivo.
Al termine del laboratorio gli iscritti, guidati dalla docente, produrranno un racconto fantastico di massimo due cartelle (max 3600 caratteri spazi inclusi) da proporre alle più note riviste letterarie indipendenti.
Nel corso saranno affrontati i seguenti macro argomenti:
1. Il senso del narrare ( i temi, le motivazioni per cui nasce una storia);
2. La struttura narrativa (incipit, trama, titolo, finale);
3. Il dettaglio fantastico (come si struttura e come entra in relazione con gli altri elementi della storia);
4. La riscrittura (editing);
5. Il lavoro di selezione delle riviste letterarie.
Per info scrivere a: info@alessandraminervini.info