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Con in bocca il sapore del mondo di Fabio Stassi

«ma i poeti nel loro silenzio

fanno ben più rumore

di una dorata cupola di stelle.»

Come può l’accostamento di alcune particolari parole, risultare per taluni poesia, ispirazione e per altri ancora pressappochismo, superficialità? Come può un artificio letterario studiato, legato a regole metriche e stilistiche ben precise, fare leva su ricordi specifici che riportano in auge profumi di un’infanzia ormai passata, carezze di un amore ormai finito, abbracci di nonni ormai defunti o segreti di amici perduti nel frenetico susseguirsi degli anni?

La poesia è tutto quello che più lega l’umano al mondo invisibile del sentimento puro; di qualsiasi tipo esso sia riesce a trovare perfetta rappresentazione nei versi decantati dai Dante e Shakespeare del mondo. 

Con in bocca il sapore del mondo edito minimum fax è un libro originale per lo scopo che si prefissa, delicato per come vien data voce a chi ha arricchito il patrimonio letterario italiano del Novecento, dal quale trapela l’amore incondizionato di Stassi per la letteratura, per quello che significa lavorare con le parole e farne di queste unico scopo della vita.

I monologhi immaginati da Stassi sono talmente curati e ricchi di riferimenti alle opere degli stessi protagonisti, alla loro vita tragica oppure originale, sconsiderata, da non essere mai percepiti dal lettore come costruzioni letterarie. 

C’è D’Annunzio con la sua spavalderia, Campana e la Merini con la loro disperazione, Montale e la sua amata natura, Gozzano e le sue malattie, e ancora Palazzeschi, Cardarelli, Quasimodo e Ungaretti. C’è la loro anima, ci sono i loro tormenti e le parole che hanno nutrito le loro esistenze.

Sorrido e guardo vivere me stesso come afferma Gozzano. È questo ciò che fa la poesia: sorride ai sentimenti, anche ai più tremendi e fa rivivere chi li prova in essa dando voce ai turbamenti più profondi come all’amore più struggente.

I sentimenti sono linfa vitale, non si può vivere senza provarne. Si può rifuggire in essi, possono essere repressi, soffocati, ma troveranno comunque il modo di ricomparire, più intensi che mai. E le vite di questi dieci protagonisti dimostrano come, raggiunto l’apice, essi siano impossibili da smorzare, come una valanga, uno tsunami, un’eruzione: inarrestabili e devastanti.

Leggete questa dichiarazione d’amore alla poesia per ricordarvi ancora di essere vivi.

Nicole Zoi Gatto

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