Carne Viva di Merritt Tierce edito Edizioni Sur è devastante. Un romanzo lucido e spietato sulla vita di Marie, una cameriera poco più che ventenne. Marie ha una figlia e un marito che la lascia dopo numerosi tradimenti. Marie è troppo giovane, non si sente all’altezza, si incolpa di non essere una buona madre. La sua spirale di vuoto e autolesionismo comincia fin da subito. Già dopo il parto sa che non potrà dare alla sua bambina il vero affetto di cui ha bisogno.
Nonostante provi nei suoi confronti amore e protezione, non riesce a starle dietro, è totalmente assorbita dal dolore che come un orbo la divora pian piano da dentro.
Marie è sola. I suoi genitori, fin troppo religiosi, (che la costringono a sposarsi per salvare le apparenze) non sono mai presenti nella sua vita. Da lontano, come bordi sfocati, preferiscono occuparsi della nipote o del genero, tralasciando la loro stessa figlia. Per loro, Marie è macchiata da una colpa che silenziosa la accompagna e le traccia una linea di distanza, separandola dagli altri.
Cameriera ormai di un ristorante di lusso, la vediamo farsi strada ogni sera tra clienti, colleghi, tavolate infinite, richieste e consegne. Il ritmo serrato della Tierce, ci risucchia e disperde in un mondo fatto di nottate, piatti, ordinazioni, sporcizia e rassegnazione.
La protagonista è infatti del tutto rassegnata a una vita ormai strappata, lacerata dalla disperazione. Droga, sesso, autolesionismo, sono la cornice a una mente rotta, persa in un tunnel di inadeguatezza e senso di colpa.
Con estrema e agghiacciante lucidità Marie ci racconta la sua vita, la sua lenta e inesorabile deriva.
Una parabola di decadenza e dolore, in cui la stessa Marie è consapevole della sofferenze e delle punizioni che si sta infliggendo, giorno dopo giorno. Un racconto brutalmente realistico che ci svela il dietro le quinte del mondo della ristorazione e dei suoi eccentrici personaggi. Ma allo stesso tempo ci rivela lo squallore del genere umano, e quanto si è disposti a lasciarsi andare per arrivare a toccare il fondo.
Feroce e sconvolgente, Carne Viva è un racconto sulla solitudine, sulla paura di non essere all’altezza, sulla consapevolezza di non poter essere abbastanza. Una discesa agli Inferi autoinflitta.
Ma non era questione di piacere: era che alcuni tipi di dolore sono il perfetto antidoto per altri. Perciò quando mi davano il numero ed erano vecchi e li avevo visti con delle mignotte, dicevo di sì.
Ilaria Amoruso