Fra tutti ‘sti ammogliati, aperitivisti e accoppiati, mi chiedo, ma io, cos’ho da spartire, con ‘sta gente?
Ragazza senza prefazione è l’esordio decisamente convincente di Luca Tosi, in libreria per TerraRossa edizioni nella collana Sperimentali. Il protagonista Marcello spiega bene cosa significhi crescere e, dopo gli studi, tornare a vivere in provincia. I suoi genitori, gli amici di sempre, le strade che conosce a memoria e tra le quali si aggira con sicurezza, ogni elemento della sua esistenza lo rende inquieto, insoddisfatto, in trappola.

Vita di provincia e aspettative disattese
Marcello è un ventisettenne laureato in economia e commercio, fresco di Master, che però non trova lavoro, o meglio, gli unici lavori di cui ha notizia e per i quali si propone (controvoglia) sono lavori da facchino o cameriere, troppo umili e poco in linea con ciò che ha studiato.
Il paese in cui vive è Santarcangelo di Romagna, che con i suoi luoghi, i suoi abitanti, la sua ordinaria ripetitività, farà da sfondo a una storia dal sapore agrodolce, ironica, intima, onesta.
Nelle poche pagine di questo lungo racconto, Tosi è riuscito a costruire un protagonista riconoscibile come risultano esserlo i personaggi che gravitano nella vita di Marcello: hanno tutti consistenza, e caratteristiche che ben li definiscono.
Avevo pensato che questo andare, tornare, salire e scendere, succede sempre: dopo del tempo passato ad aspettare, o a partire, o anche a fallire, il tuo turno arriva. Come se il mondo si vestisse del tuo colore, e oplà, ci sei, finalmente! Ma subito passa, è già il turno di un altro.
Marcello vive l’ambiente familiare come una condanna. Quei genitori che gli ricordano che il tempo passa e non si può perdere tempo a pensare, a ciondolare: bisogna concludere qualcosa nella vita, come i figli dei vicini. Si sa, in un paesino evitare il confronto è impresa ardua.
L’importanza di Lei
A Marcello non serve molto per star bene. Gli basta pensare a Lei, il suo colpo di fulmine, la realizzazione che esista qualcosa da conquistare; Lei, la ragazza con cui va a Venezia a sentire un coro di voci bulgare gorgeggiare irrefrenabili; Lei che “è dolore e cura insieme. Una cosa unica”; Lei che gli concede un assaggio di sé e poi si tira indietro insicura, con quel suo zaino Invicta, la sua laurea, il suo vestito con bande sul petto, rosa e arancione: incancellabile.
Lei di sicuro non ce l’aveva: la prefazione. Quelle frasi che ti avvisano di un po’ di cose in anticipo, così scegli se andare avanti a leggere, o cambiare libro. L’avessi avuta, con Lei, una prefazione, avrei saputo prima a cosa sarei andato incontro. O è stato meglio senza?

Ragazza senza prefazione non è una storia d’amore, però. È la storia di una tensione all’inafferabile, una lunga confessione in cui viene messa a nudo quella voglia di crogiolarsi in desideri irraggiungibili, in pensieri sul come sarebbe potuta andare se, che si fanno sempre più martellanti, ossessivi. Con ritmo incalzante, anche grazie alla punteggiatura sovrabbondante, Tosi ci regala una riflessione amara su un’intera generazione, sulle difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo, accompagnata da uno stile semplice e diretto, scevro di banalità e cliché.
Nicole Zoi Gatto