Questo è stato un mese complicato per me. Ho dovuto ridefinire rapporti, porre fine a situazioni dolorose e, in poche parole, riprendere in mano la mia vita.
Ragioni per cui a livello di letture e intrattenimento in generale, ho ben poco da dire ma posso comunque stilare una classifica di preferenze.
Libri
Il mio amore per Cognetti ormai è arcinoto, perciò non sarà strano per voi trovare come libro del mese Sofia si veste sempre di nero edito Minimum Fax, terzo libro dell’autore milanese che leggo e, al momento, mio preferito.
Il libro si presenta come una raccolta di dieci racconti indipendenti tra loro ma legati a doppio filo; precisi, puliti quasi quanto una poesia di Carver, narrano trent’anni di vita di Sofia, dall’adolescenza in una famiglia piccolo borghese alla maturità e indipendenza. Ogni racconto sarà specchio delle inquietudini che muovono la protagonista e che la rendono un personaggio femminile estremamente profondo e tormentato. Se volete iniziare a leggere Cognetti, vi consiglio di iniziare da questo.
Serie tv
Devo essere onesta, causa momento della vita più negativo che positivo, ho deciso di dedicare aprile al rewatch perché, non so voi, ma io trovo sempre estremamente confortante il rivedere luoghi, seppure fittizi, che mi hanno accompagnato nella crescita, personaggi ai quali negli anni mi sono affezionata e i cui tormenti ho patito quasi in prima persona. Ecco perché ho scelto di rivedere la mia serie preferita, quella che mi ha fatta diventare quella che sono: Una mamma per amica. La storia credo sia nota a tutti ma ve la riassumo brevemente. La vita raccontata è quella di Lorelai Gilmore donna in carriera, diventata madre a soli sedici anni, che si ritrova a vivere in una piccola cittadina del Connecticut, Stars Hollow e a crescere da sola una figlia la cui vita, dal liceo alla laurea, verrà sviscerata in ogni particolare. Fra personaggi stravaganti (Kirk è un amore), il bar di Luke, Paris, Dean, Logan, il mio amatissimo Jess, vicende quotidiane, anche banali, la serie fa sì che ci si affezioni alle due protagoniste Lorelai e Rory (così si chiama la figlia che io, personalmente ho adorato sin da subito), al loro modo di parlare rapidissimo, alla loro dipendenza da caffè e alla loro perenne voglia di mangiare schifezze.
Se non l’avete mai vista, cosa aspettate?
Album
Ho scoperto questo artista di recente e non ho ancora capito come sia stato possibile farne a meno per così tanto.
Sto parlando di Wrongonyou pseudonimo di Marco Zitelli che nel suo primo album Rebirth unisce anni di lavoro, sublime, puntuale e assolutamente di qualità. Le atmosfere del disco sono ovattate, sognanti, un incrocio di emozioni che ricordano Bon Iver, Ben Howard senza però esserne copia. Brani che hanno una cifra stilistica ben precisa, un’intensità tale da far sentire un pugno nello stomaco ad ogni traccia. E la voce poi, profonda, calda e avvolgente. Le mie preferite? Difficile perché le ho amate tutte ma scegliendo Sweet Marienne, Shoulders, I don’t want to get down.
Comprate l’album, ascoltatelo su Spotify, parlatene in giro perché il ragazzo è destinato a far grandi cose e io ne sono già innamorata.
Nicole Zoi Gatto