Ho sempre pensato di essere abbastanza brava in inglese. Riesco a guardare film in lingua o serie tv con sottotitoli in inglese e a capire quasi tutto senza grandi problemi, riesco a leggere libri senza tornare su ogni frase mille volte, riesco a leggere articoli di giornale senza troppi sospiri infastiditi e l’ho considerato il minimo risultato dopo gli anni al liceo linguistico e lo studio universitario.
Ma quando si tratta di PARLARE in inglese, ecco diciamo che le cose non vanno proprio così lisce.
Mi sono spesso interrogata su come migliorare la pronuncia e l’ascolto senza spendere centinaia di euro in corsi che promettono accenti british e regali e una comprensione del testo da madrelingua.
Non so se la mia nuova scoperta possa esservi d’aiuto, ma io la sto trovando salvavita.
Gli AUDIOLIBRI.
Avere a che fare con l’ inglese-inglese o l’ inglese-americano della cinematografia, per ovvi motivi -che vanno dalla nazionalità dei singoli interpreti alla velocità di recitazione, all’uso dello slang- non porta gli stessi benefici dell’inglese letto.
Ho iniziato questo mio esperimento in questi giorni e devo dire che sta portando i suoi frutti.
Ecco quindi una lista di audiolibri per abituare il vostro orecchio alla lingua della Regina in modo diverso e originale.
5 LIBRI CONSIGLIATI SU STORYTEL
- We should all be feminists di Chimamanda Ngozi Adichie (45 minuti, letto dall’autrice)
Questo ve l’ho anche consigliato varie volte in italiano. Mi ripeto per la versione in inglese.
Da questo discorso della Adichie basato sul suo TED talk del 2013 è nato un breve saggio che indaga i motivi per i quali abbia ancora senso definirsi ed essere femministi nel ventesimo secolo. Attraverso esperienze personali e riflessioni acute, la Adichie dà una visione personale di cosa vuol dire essere donne oggi. Per un inglese dinamico e contemporaneo.
- The Fellowship of the Ring di J. R. R. Tolkien (19 ore e 53 minuti letto da Rob Inglis)
La storia non ha bisogno di presentazioni. Tutti conosciamo o per aver visto i film o per aver letto la trilogia da adolescenti, la storia di Frodo e compagni.
Ovviamente si tratta di un ascolto non semplice, ma merita menzione soprattutto per chi ha già una buona conoscenza della lingua inglese e vuole mettersi alla prova con qualcosa di appassionante e complesso.
- Ninety Eighty-Four di George Orwell (5 ore e 52 minuti letto da Philip Glenister)
La voce che legge il libro è chiara, precisa e per nulla difficile da seguire. I tempi sono giusti, le pause anche e l’ascolto non risulta complicato. Mettersi alla prova con libri magari letti in passato, in originale può essere utile per ampliare il proprio vocabolario, allenare all’ascolto e non perdere nulla della storia. E poi la lingua di Orwell è molto moderna, perciò di facile comprensione.
- Norse Mythology di Neil Gaiman (6 ore e 29 minuti letto da Neil Gaiman)
Un viaggio nelle fonti che hanno da sempre influenzato Gaiman: dalla fondazione dei nove mondi allo sfruttamento di elfi e nani a Ragnarok, l’alba degli dei e la rinascita di una nuova era e di una nuova umanità.
Lo sto ascoltando in queste settimane, centellinandone le ore e i minuti e devo dire che si sta rivelando estremamente piacevole.
(Sempre grazie a Tegamini per questa dritta).
- Blue nights di Joan Didion (4 ore e 21 minuti letto da Kimberly Farr)
Questa è una lettura molto americana partendo dall’ autrice fino ad arrivare a chi la legge.
La storia è emotivamente forte; la Didion ripensa a quando festeggiava il matrimonio della figlia Quintana Roo nella cattedrale di St. John the Divine. Riporta alla mente i frangipani, i gelsomini nei capelli della figlia e da lì si imbarca nel ricordo dell’infanzia della stessa in California, delle stagioni che si susseguono in un modo unico e suggestivo fino a riflettere sul suo ruolo di madre.
Primo Didion e innamoramento istantaneo. Penso possa accadere anche a voi.
Spero che i miei consigli possano allietare le giornate oziose con concerti di voci dagli accenti più disparati.
Nicole Zoi Gatto